Gli aggiornamenti di iOS 18.1 e iOS 18.2, anche se ancora non in Italia, hanno introdotto Apple Intelligence. Dietro le straordinarie funzionalità di intelligenza artificiale, emerge un problema sempre più evidente: lo spazio di archiviazione.
Questione di spazio
Quando Apple Intelligence è stata lanciata con iOS 18.1, la richiesta era semplice: avere almeno 4 GB liberi per garantire il funzionamento delle nuove funzioni. Poi è arrivato iOS 18.2, con caratteristiche come Genmoji (emoji personalizzate basate su IA) e Image Playground (generazione di immagini), e il requisito è salito a ben 7 GB.
Il punto dolente è che al momento, non esiste un’opzione per disabilitare queste funzioni e recuperare spazio e questo perché Apple punta sull’elaborazione locale. I modelli di intelligenza artificiale sono scaricati e conservati direttamente sul dispositivo, garantendo privacy e performance anche offline. Ottimo per la sicurezza, ma meno per chi lotta con la memoria piena!
Serviranno sempre più GB?
Con il prossimo iOS 18.4, che potrebbe includere aggiornamenti significativi anche per l'Italia, si prevede un ulteriore aumento delle esigenze di archiviazione. Alcuni analisti parlano già di dispositivi che potrebbero richiedere oltre 10 GB di spazio libero per supportare le funzioni Apple Intelligence. Questo solleva una domanda fondamentale: Apple aumenterà la capacità di archiviazione dei dispositivi base?
Facciamo un esempio pratico: su un dispositivo da 128 GB, togliendo il sistema operativo e i modelli di intelligenza artificiale, restano circa 100 GB di spazio utilizzabile. Non poco, ma abbastanza per sentirsi limitati, soprattutto considerando foto, video e app sempre più pesanti.
La soluzione è dietro l’angolo?
Apple ha già aumentato le capacità di archiviazione in passato, come con i Mac che oggi partono da 16 GB di RAM e 512 GB SSD. Possiamo sperare che i prossimi iPhone seguano questa strada, magari partendo da 256 GB di memoria base, come gli attuali modelli Pro Max.